TRATTAMENTO LASER NELLA RETINOPATIA DEL PRETERMINE: CARATTERISTICHE DELL’ATTO SANITARIO PROPOSTO
(CONSENSO INFORMATO da proporre ai genitori). Realizzato dal Dr. Marco Mazza ed approvato dal Gruppo di Studio
La retina del bambino prematuro non ha potuto svilupparsi completamente.
La retinopatia che si sviluppa nel prematuro coinvolge due strutture: la retina ed il corpo vitreo.
La grave immaturità della retina comporta che all’interno dell’occhio si sviluppino dei neovasi sulla retina. Questi neovasi possono portarsi nel vitreo e determinare poi il distacco retinico con grave prognosi per la vista del bimbo.
Il trattamento laser a diodi (fotocoagulazione laser) consigliato ha lo scopo di distruggere la zona di retina immatura al fine di bloccare l’evoluzione della retinopatia.
Prima del trattamento può essere utile per definire lo stadio della malattia effettuare l’esame fluorangiografico che studia in dettaglio la vascolarizzazione della retina mediante l’introduzione per via endovenosa di un colorante (Fluorescina).
Il trattamento viene eseguito in anestesia generale o in sedazione
BENEFICI ATTESI E CONSEGUENZE TEMPORANEE O PERMANENTI CORRELATE ALLA PROCEDURA
L’obiettivo del trattamento è bloccare l’evoluzione della retinopatia evitando l’evoluzione verso il distacco di retina completo e la cecità.
Disagi, effetti indesiderati e conseguente inevitabili dell’intervento
- Iperemia congiuntivale (occhio rosso) per alcuni giorni dopo il trattamento
- Terapia topica con colliri nei primi giorni post trattamento
- Se viene effettuato l’esame fuorangiografico nelle ore successive la cute e le urine avranno colorazione giallastra (legate al colore della fluorescina)
- Necessità di numerosi controlli postoperatori oculistici sia ambulatoriali che in
sedazione in regime di Day Hospital.
RISCHI PREVEDIBILI, COMPLICANZE POSSIBILI, PROBABILITA’ STATISTICHE DI ACCADIMENTO
- Possono essere necessarie più sedute di trattamento (frequente)
- Emorragie retiniche (rara) , vitreali (rara) , sottocongiuntivali (frequente)
- Ipertono oculare (raro)
- Cataratta (rara)
- possono essere necessarie più sedute di trattamento.
Nonostante la corretta esecuzione del trattamento, la malattia, specie nella forma PLUS in zona 1-2, può evolvere verso un peggioramento fino al distacco retinico.
Le possibili complicanze a distanza di tempo sono le pieghe maculari, l’ectopia foveale e le degenerazioni retiniche periferiche (complicanze vitreoretiniche).
Si fa presente ai genitori la possibilità di sviluppare difetti refrattivi come miopia, ambliopia (nota anche come “occhio pigro”), alterazioni della motilità oculare (strabismo), nistagmo (oscillazione ritmica involontaria degli occhi) tutte condizioni che possono causare un visus scarso.
ALTERNATIVE TERAPEUTICHE
Le caratteristiche della retinopatia del Suo bambino indicano questo tipo di trattamento come l’unico adeguato
Prevedibili conseguenze della “non cura”: la retinopatia del prematuro non trattata comporta l’evoluzione verso il distacco retinico con conseguente cecità.
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA
Dalle “Raccomandazioni per l’assistenza neonatologica ed oculistica al neonato ELBW” redatte nel 2005 dal Grippo di studio per la Retinopatia della Prematurità
La retina del bambino prematuro non ha potuto svilupparsi completamente.
La retinopatia che si sviluppa nel prematuro coinvolge due strutture: la retina ed il corpo vitreo.
La grave immaturità della retina comporta che all’interno dell’occhio si sviluppino dei neovasi sulla retina. Questi neovasi possono portarsi nel vitreo e determinare poi il distacco retinico con grave prognosi per la vista del bimbo.
Il trattamento laser a diodi (fotocoagulazione laser) consigliato ha lo scopo di distruggere la zona di retina immatura al fine di bloccare l’evoluzione della retinopatia.
Prima del trattamento può essere utile per definire lo stadio della malattia effettuare l’esame fluorangiografico che studia in dettaglio la vascolarizzazione della retina mediante l’introduzione per via endovenosa di un colorante (Fluorescina).
Il trattamento viene eseguito in anestesia generale o in sedazione
BENEFICI ATTESI E CONSEGUENZE TEMPORANEE O PERMANENTI CORRELATE ALLA PROCEDURA
L’obiettivo del trattamento è bloccare l’evoluzione della retinopatia evitando l’evoluzione verso il distacco di retina completo e la cecità.
Disagi, effetti indesiderati e conseguente inevitabili dell’intervento
- Iperemia congiuntivale (occhio rosso) per alcuni giorni dopo il trattamento
- Terapia topica con colliri nei primi giorni post trattamento
- Se viene effettuato l’esame fuorangiografico nelle ore successive la cute e le urine avranno colorazione giallastra (legate al colore della fluorescina)
- Necessità di numerosi controlli postoperatori oculistici sia ambulatoriali che in
sedazione in regime di Day Hospital.
RISCHI PREVEDIBILI, COMPLICANZE POSSIBILI, PROBABILITA’ STATISTICHE DI ACCADIMENTO
- Possono essere necessarie più sedute di trattamento (frequente)
- Emorragie retiniche (rara) , vitreali (rara) , sottocongiuntivali (frequente)
- Ipertono oculare (raro)
- Cataratta (rara)
- possono essere necessarie più sedute di trattamento.
Nonostante la corretta esecuzione del trattamento, la malattia, specie nella forma PLUS in zona 1-2, può evolvere verso un peggioramento fino al distacco retinico.
Le possibili complicanze a distanza di tempo sono le pieghe maculari, l’ectopia foveale e le degenerazioni retiniche periferiche (complicanze vitreoretiniche).
Si fa presente ai genitori la possibilità di sviluppare difetti refrattivi come miopia, ambliopia (nota anche come “occhio pigro”), alterazioni della motilità oculare (strabismo), nistagmo (oscillazione ritmica involontaria degli occhi) tutte condizioni che possono causare un visus scarso.
ALTERNATIVE TERAPEUTICHE
Le caratteristiche della retinopatia del Suo bambino indicano questo tipo di trattamento come l’unico adeguato
Prevedibili conseguenze della “non cura”: la retinopatia del prematuro non trattata comporta l’evoluzione verso il distacco retinico con conseguente cecità.
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA
Dalle “Raccomandazioni per l’assistenza neonatologica ed oculistica al neonato ELBW” redatte nel 2005 dal Grippo di studio per la Retinopatia della Prematurità